Come contestare le bollette?

L’aumento esponenziale dei costi del gas e dell’energia elettrica è fatto noto, tuttavia ciò non toglie che ogni volta che si riceve una bolletta, soprattutto quando l’importo presenta importanti variazioni rispetto alle bollette del periodo precedente o del medesimo periodo relativo ad anni precedenti, è opportuno verificare attentamente le sue voci per verificarne la regolarità.

Può, infatti, accadere, che per qualche motivo, anche indipendente dai rincari dei costi dell’energia, le bollette siano particolarmente elevate o presentino importi sbagliati.

Contestare le bollette dell’energia è possibile, ma è opportuno rispettare una specifica procedura.

In presenza di irregolarità, di dati che non tornano e di malfunzionamento del contatore è possibile contestare la bolletta.

Quando è possibile contestare una bolletta?

  • Quando i consumi non tornano e sono diversi da quanto indicato in bolletta  in questo caso la prova della non correttezza può anche dipendere da indizi o presunzioni (esempio consumi eccessivi per seconda casa non utilizzata o locali commerciali chiusi);
  • Quando i conguagli si riferiscono ad oltre 2 anni prima. Infatti, per le bollette successive al Marzo 2018 i conguagli si prescrivono in 2 anni;
  •  In caso di bolletta doppia e già pagata;
  • In caso di errata applicazione delle imposte;
  • In caso di servizi attivati a propria insaputa
  • In caso di addebito di costi per il passaggio ad altro operatore.

È bene ribadire che la bolletta è una fattura, il cui importo è dato dalle seguenti voci: spese per la materia prima, spese per il trasporto e per la gestione del contratto, spese per oneri di sistema, imposte (iva, accise di varia natura), ragione per cui è opportuno verificare tutte le singole voci indicate.

È possibile contestare anche una bolletta già pagata. Se hai già pagato la bolletta puoi richiedere la restituzione dell’importo entro 5 anni dalla sua data di emissione. 

Come si fa il reclamo?

È possibile presentare reclamo tramite raccomandata o pec all’indirizzo del fornitore in modo tale da avere prova certa della ricezione.

All’interno del reclamo sarà opportuno indicare tutti gli elementi utili e identificativi dell’utenza (dati dell’intestatario, codice cliente, indirizzo della fornitura, codice del contatore come indicato nella bolletta) ed esplicare la problematica riscontrata nella bolletta, che costituisce il motivo del reclamo ed eventuali elementi a supporto.

Una volta ricevuto il reclamo la società fornitrice ha l’onere di rispondere entro 40 giorni

Se la società fornitrice riconosce l’errore dovrà rielaborare la bolletta e rimborsare la somma eventualmente già pagata entro 90 giorni.

In caso di mancata risposta o di risposta negativa è opportuno rivolgersi alle autorità competenti per la procedura di conciliazione.

Sia per la redazione del reclamo che per la procedura di conciliazione si suggerisce l’assistenza di un legale in modo da verificare le varie fasi e ottimizzare la procedura. 

La procedura di conciliazione davanti alla ARERA

 

In caso di mancata risposta o di risposta negativa al reclamo, il consumatore ha la possibilità di opporsi proponendo, entro un anno dalla data del reclamo, apposita procedura di conciliazione davanti ad ARERA (Autorità di regolazione per energia reti e ambienti), alla Camera di Commercio o ad altri mediatori autorizzati.

La funzione della procedura di conciliazione è quella di cercare una risoluzione consensuale e pacifica della controversia. 

Soltanto dopo l’esperimento senza successo della procedura di conciliazione sarà possibile instaurare una causa davanti al Giudice competente.

Infine, è opportuno evidenziare che contestare le bollette è un diritto del consumatore e di conseguenza, finchè è in corso una contestazione, in nessun caso al cittadino possono essere sospese le forniture. 

 

Lo studio CF Legal offre la possibilità di fissare, senza alcun impegno, un incontro, anche a distanza a mezzo Skype o Google Meet per valutare la presenza di eventuali irregolarità in bolletta ed eventualmente procedere alla redazione del reclamo o all’eventuale successiva conciliazione.

Per qualsiasi informazione contattaci compilando il modulo sottostante o scrivendo all’indirizzo info@cflegal.it oppure contattandoci direttamente, anche tramite WhatsApp, ai numeri 3311103740 oppure 3331039318.

Errore: Modulo di contatto non trovato.